A Buon Diritto si occupa di questi temi dal 2005 fornendo un supporto ampio e concreto alle famiglie delle vittime di abusi di polizia, svolgendo attività di advocacy e sensibilizzazione pubblica, ma anche attraverso attività di formazione e riabilitazione all’interno degli istituti di pena


Nel corso degli anni abbiamo seguito diverse vicende di abusi di polizia, da Federico Aldrovandi a Stefano Cucchi, da Giuseppe Uva a Riccardo Magherini ad Aldo Bianzino. Dalla presenza ai processi a sostegno delle famiglie delle vittime all’organizzazione di conferenze stampa e iniziative pubbliche di commemorazione e sensibilizzazione alla scrittura di articoli, tutto questo lavoro ha contribuito all’approvazione, nel 2017, della legge di introduzione del reato di tortura nel nostro codice penale, partendo dal testo del disegno di legge firmato dal nostro Presidente, Luigi Manconi. 

Dietro a ogni nostro singolo intervento c’è una richiesta di verità e giustizia che non si traduce mai nella pretesa di pene e punizioni esemplari, ma di trasparenza nell’operato delle istituzioni e delle forze di polizia, senza cedere mai alla tentazione di fare ragionamenti generalisti che coinvolgano una categoria nel suo complesso (come nel caso delle forze di polizia).


Il tema della contenzione in psichiatria oggi è talmente sottovalutato che mancano dati ufficiali e nazionali, per cui intervenire per l’abolizione di questa pratica risulta particolarmente difficile. Rilevazione dei dati a livello regionale e nazionale quindi, e formazione del personale medico e sanitario, sono i primi passi da compiere per promuovere un vero cambiamento. 

A Buon Diritto ha iniziato a occuparsi della contenzione meccanica in psichiatria a causa della vicenda tragica di Franco Mastrogiovanni, maestro elementare morto nel 2009 nel reparto psichiatrico di diagnosi e cura dell’ospedale di Vallo della Lucania, legato al letto mani e piedi ininterrottamente per quattro giorni. 

Per chiedere l’abolizione della contenzione, nel 2016 A Buon Diritto è stata tra i promotori della campagna nazionale E tu slegalo subito

Questi anni di lavoro hanno portato, ad aprile 2021, all’approvazione di un Accordo per il superamento della contenzione meccanica nei luoghi di cura della salute mentale, da parte di un tavolo tecnico sulla Salute Mentale del ministero della Salute. Il ministro Roberto Speranza si è impegnato affinché si mettano in campo le azioni necessarie a superare la contenzione meccanica entro il 2023. 


Nell’ambito del carcere, A Buon Diritto realizza attività di formazione e riabilitazione rivolte sia ai detenuti che agli operatori e agenti di polizia penitenziaria (laboratori di scrittura creativa e giornalismo radiofonico, pratica filosofica, ecc) e attività di informazione dei cittadini per diffondere una riflessione che non intenda il carcere come luogo di punizione e afflizione, ma che aspiri al reinserimento nella società degli autori di reato.

Nel 2003, insieme all'Associazione Antigone, A Buon Diritto ha contribuito all’elaborazione di un disegno di legge per l’introduzione della figura del Garante dei diritti delle persone private della libertà, con il compito di promuovere l'esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile dei detenuti negli istituti carcerari, con particolare riferimento alla tutela di alcuni diritti fondamentali. Lo stesso presidente di A Buon Diritto, Luigi Manconi, nel 2003 ha assunto il ruolo di Garante per il Comune di Roma. 

Alcuni dei progetti che abbiamo seguito