Tra il 2017 e il 2019 A Buon Diritto ha partecipato a “SAVE: Supporting Action for Victims of Crime”, un progetto europeo finanziato dal Justice Programme dell’Unione Europea che è stato svolto in collaborazione con altre organizzazione europee: Antigone (Italia), C.R.I.S.I. (Italia), MISIT (Romania) e Animam Viventem (Portogallo).

Da uno studio condotto nel 2015 dall’Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) sui servizi di assistenza alle vittime di reati in UE dal punto di vista della tutela dei diritti fondamentali, è emerso che la Direttiva 2012/29/EU, che ha stabilito quali sono i criteri minimi in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, ha gettato le basi per una più ampia interpretazione del concetto di assistenza alle vittime, che va ben al di là di quanto prescritto dagli articoli 9 e 10. 

L’assistenza alle vittime deve includere una serie di diritti garantiti dallo Stato, che però richiedono l’azione di una serie di attori nel sistema di supporto alle vittime. Il diritto all’assistenza legale, l’accompagnamento delle vittime ai soggetti e ai diritti in sede processuale per evitare il rischio di vittimizzazione secondaria contribuiscono a creare un sistema esaustivo e completo di assistenza alle vittime, che non può funzionare senza l’apporto di una serie di attori non istituzionali. 

Partendo dal bisogno di integrare l’azione istituzionale con il necessario supporto operativo, è stato creato il progetto SAVE, il cui scopo è quello di strutturare, testare e validare una serie di interventi e strumenti operativi per assicurare che le vittime di violenza siano informate e abbiamo accesso ai diritti loro garantiti dalla Direttiva Europea.