Pubblicato in 2021, Le notizie del portale a buon diritto il 02 ago, 2021

A Buon Diritto aderisce alla campagna Abolish Frontex

A Buon Diritto aderisce alla campagna Abolish Frontex | A Buon Diritto Onlus

Dal 1993 a oggi più di 40.555 persone sono morte nel tentativo di attraversare i confini dell'Unione Europea.

Da più di vent'anni le politiche migratorie europee prevedono l'innalzamento di muri e barriere. La maggior parte dei fondi viene spesa per militarizzare le frontiere ed effettuare respingimenti, per pagare centri di detenzione e trattenimento, per finanziare paesi terzi affinché impediscano alle persone migranti di raggiungere l'Europa.

Tra coloro che ricevono ingenti cifre per controllare i confini dell'UE c'è l’agenzia della guardia di frontiera e costiera Frontex, una forza di polizia di frontiera.

Negli ultimi mesi una serie di indagini giornalistiche hanno rivelato come Frontex sia ripetutamente coinvolta in respingimenti illegali e violazioni dei diritti umani. Eppure l'agenzia ha da poco ottenuto un finanziamento di 5,6 miliardi di euro fino al 2027, e pianifica di arruolare ulteriori 10.000 unità di polizia di confine entro la fine di questo periodo.

Crediamo che la risposta a migliaia di persone in fuga e in cerca di un futuro migliore non possa essere la militarizzazione e il respingimento di donne, uomini e bambini. Che la migrazione non possa essere trattata come un problema di sicurezza e come una minaccia. 

Queste politiche non proteggono le vite, le mettono in pericolo. Alimentano l'ascesa dell'estrema destra in Europa, rafforzano il razzismo e si fondano su un ancora irrisolto portato di colonialismo, oppressione e sfruttamento. 

Per questo insieme a oltre 100 organizzazioni abbiamo aderito alla campagna Abolish Frontex, con cui chiediamo la definitiva abolizione dell’agenzia Frontex e la fine del regime di frontiera che essa rappresenta, la fine della detenzione dei migranti ad opera delle istituzioni europee e il rafforzamento delle azioni umanitarie, in primis quella di ricerca e soccorso in mare. 

Auspichiamo la costruzione di un sistema e di una politica comunitaria che garantiscano giustizia e sicurezza per tutti e tutte, e non solo per la parte più ricca e privilegiata del mondo.


Qui la lettera delle organizzazioni aderenti.