Pubblicato in 2022, Le notizie del portale a buon diritto il 11 set, 2023

Lavoro, illogico e irrazionale escludere le persone straniere dal supporto per l’inclusione lavorativa

Lavoro, illogico e irrazionale escludere le persone straniere dal supporto per l’inclusione lavorativa | A Buon Diritto Onlus

Il primo settembre è entrata in funzione la piattaforma dedicata alle misure di sostegno, ai percorsi di formazione e alla ricerca del lavoro chiamata SIILS (servizio informativo per l’inclusione lavorativa e sociale), alla quale si possono iscrivere i residenti che non hanno più diritto al Reddito di cittadinanza e che considerati attivabili, potranno accedere al Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl).

Molti hanno già segnalato i gravi difetti del nuovo sistema che limita il sostegno ai soli mesi di partecipazione a un eventuale corso di formazione (sempre che un corso venga offerto), per soli 12 mesi, per un importo minimo (euro 350 mensili),  con un limite ISEE troppo basso (6.000 euro) e con un requisito di 5 anni di residenza

Le associazioni firmatarie, oltre a condividere dette critiche, intendono segnalare una ulteriore assurdità della misura: l’esclusione dei cittadini non UE titolari di permesso per famiglia, lavoro o attesa occupazione (permesso unico lavoro). Si tratta di oltre 1.000.000 di possibili candidati, che – anche qualora si trovino in condizioni di povertà estrema - resteranno esclusi non solo dal sussidio, ma anche da tutte le misure di avviamento al lavoro che il sistema intende offrire (corsi di formazione, colloqui, profilazione, facilitazione nelle assunzioni  ecc.).

L’irrazionalità di tale esclusione emerge immediatamente considerando che si tratta di persone che lo Stato ha autorizzato a fare ingresso in Italia proprio perché lavoratori o comunque titolari di un permesso che consente di lavorare e dunque è illogico che vengano escluse dai principali canali di accesso all’occupazione: l’interesse pubblico è semmai esattamente opposto e cioè che chi è titolare di un permesso che consente di lavorare venga in ogni modo sostenuto e aiutato nell’accesso al lavoro, anche per rispondere alle migliaia di domande di lavoro che il Ministero dichiara essere già affluite alla piattaforma.

Va aggiunto che l’esclusione colpisce soprattutto le donne straniere, perché il permesso per ragioni di famiglia è in gran parte rilasciato alle donne che si ricongiungono con il coniuge già presente in Italia: è quindi paradossale che, dopo le parole spese, anche nel PNRR, a favore di un aumento della partecipazione delle donne al lavoro, proprio loro siano escluse da un nuovo canale di inserimento lavorativo, limitandone le possibilità di autonomia e rafforzando i rischi di soggezione ed emarginazione.

L’esclusione comunque, oltre che irragionevole, è anche illegittima, in quanto in contrasto con la direttiva europea 2011/98 che, all’art. 12, garantisce ai titolari di permesso unico lavoro la parità di trattamento con i cittadini dello Stato ospitante per quanto riguarda l’accesso alla formazione professionale e ai servizi di consulenza dei centri per l’impiego: esattamente ciò da cui la norma nazionale li esclude. 

Le associazioni firmatarie depositeranno pertanto nei prossimi giorni un esposto alla Commissione Europea affinché avvii una procedura di infrazione a carico dell’Italia per violazione della direttiva 2011/98. In ogni caso invitano sin d’ora Governo e Parlamento a porre rimedio a quanto sopra modificando la norma e consentendo l’accesso al SIILS a tutti gli stranieri regolarmente soggiornanti


ASGI

NAGA

AVVOCATI PER NIENTE

ARCI

UIL 

A BUON DIRITTO ONLUS APS

CAMPAGNA ERO STRANIERO

CNCA - COORDINAMENTO NAZIONALE COMUNITA' DI ACCOGLIENZA

CITTADINANZATTIVA 

RETE EUROPA ASILO

LUNARIA

COSPE

LES CULTURES- LECCO

MEDU - MEDICI PER I DIRITTI UMANI

DRC - DANISH REFUGEE COUNCIL ITALIA

ACTIONAID

SIMM - SOCIETÀ ITALIANA MEDICINA DELLE MIGRAZIONI

GIURISTI DEMOCRATICI

CAIT - CAMERA DEGLI AVVOCATI IMMIGRAZIONISTI DEL TRIVENETO

ASSOCIAZIONE FORNELLO ODV ONLUS - ALTAMURA 

CARAVAN CENTRO INTERCULTURALE ALTAMURA 

ASSOCIAZIONE "IL GRANDE COLIBRÌ”

ASSOCIAZIONE RENZO E LUCIO, LECCO

LE VEGLIE CONTRO LE MORTI IN MARE