Pubblicato in 2022, Le notizie del portale a buon diritto il 30 set, 2022

TRUST newsletter settembre 2022

TRUST newsletter settembre 2022 | A Buon Diritto Onlus

Dall'inizio di maggio alla fine di settembre 2022 i partner di TRUST hanno condotto l'analisi multidisciplinare.

Questa fase del progetto ha due obiettivi: valutare il livello di cooperazione tra le OSC, le organizzazioni musulmane e le autorità pubbliche; esplorare le diverse sfide che minano il dialogo tra le donne musulmane vittime di discriminazione e i responsabili della denuncia dei casi di incitamento all'odio e dell'assistenza alle potenziali vittime.

L'analisi ha confermato che le donne musulmane sono più esposte al rischio di essere vittime di razzismo e xenofobia per una intersezionalità di ragioni: l’essere donna, l’appartenenza religiosa, in alcuni casi anche la provenienza. Tale analisi conferma quindi l'urgenza e la necessità dell'intervento.

Ciò che è emerso dalle interviste condotte con le donne musulmane di prima e seconda generazione è una generale mancanza di fiducia nel sistema di giustizia penale e nell'effettivo perseguimento dei casi denunciati da parte delle autorità locali. La maggior parte delle donne inoltre non era a conoscenza dei servizi di supporto esistenti a cui affidarsi in caso di emergenza, come i servizi di help-desk, le linee telefoniche dirette e i centri pubblici di supporto attivi per denunciare crimini o discorsi d'odio commessi contro loro stesse o contro un membro della loro comunità.

A questo proposito, le esperienze negative, anche se poche, hanno un effetto moltiplicatore e si diffondono rapidamente tra la comunità musulmana, generando un impatto negativo sul rapporto vittima-pubblico ufficiale.

Gli operatori e i rappresentanti delle Organizzazioni della società civile hanno sottolineato la necessità e priorità di organizzare campagne di sensibilizzazione per orientare e informare le comunità musulmane residenti in Italia e i gruppi target più esposti, come le donne e le ragazze.

Durante i focus group è stata data particolare attenzione all'attuale livello di cooperazione e alla necessità di migliorare la collaborazione tra gli stakeholder. In effetti, ciò che è emerso riguarda le sfide e le esigenze specifiche che le donne musulmane devono affrontare nella costruzione di un rapporto proficuo con gli stakeholder, e le lacune o le carenze esistenti nel modo in cui le politiche e le pratiche offrono assistenza alle vittime di discriminazione, discorsi di odio e crimini di odio.

LA FASE PARTECIPATIVA

Il consorzio è quindi pronto a entrare nella fase partecipativa: funzionari pubblici, organizzazioni della società civile, comunità musulmane e associazioni di donne saranno riuniti per discutere di problemi, vincoli e proporre soluzioni valide durante 4 workshop che si terranno tra ottobre e dicembre a Milano. Entro la fine dell'anno verrà proposta una soluzione valida per la successiva fase di attuazione.