Pubblicato in 2020, Le notizie del portale a buon diritto il 02 dic, 2020

Online il sito del Comitato per il diritto al soccorso

Online il sito del Comitato per il diritto al soccorso | A Buon Diritto Onlus

"Uomo in mare". Da sempre, da quando quel grido echeggiò la prima volta, l’accorrere in aiuto, il prestare soccorso, l’offrire salvezza, è stato considerato sentimento naturale e legge universale, principio assoluto e diritto-dovere fondamentale. Il mutuo soccorso è stato il primo legame sociale e la base della reciprocità nelle relazioni tra gli esseri umani. Il mutuo soccorso costituisce il passaggio da individuo a soggetto sociale, a membro di una comunità. Da qui nasce il diritto al soccorso come istanza primaria di tutela della vita nelle costituzioni e nelle convenzioni internazionali e quale fondamento di tutti gli altri diritti.

Oggi, tutto ciò rischia di essere mortificato e compresso, se non direttamente negato, in nome della sicurezza dei confini esterni e della difesa “dall’invasione” delle moltitudini povere. La protezione delle frontiere meridionali dell’Europa diventa il valore supremo, in nome del quale si arriva a sospendere quello che si pensava fosse un diritto irrinunciabile. Il soccorso in mare viene assimilato a un’attività criminale da interdire, contrastare, penalizzare. 

Ormai dal 2016 le ONG si trovano al centro di un’aggressiva campagna di delegittimazione. Ostacolate, intimidite, sottoposte a pressioni, sono state oggetto di numerose iniziative giudiziarie, conclusesi tutte senza che nei loro confronti fosse richiesto un solo rinvio a giudizio. Di fronte alle più pesanti accuse, fino a quella di avere operato in diretta complicità con i trafficanti e a quella di incentivare con la loro presenza le partenze dalla Libia, hanno risposto argomentando le ragioni unicamente umanitarie della loro attività.

L’ostilità verso le ONG si è manifestata attraverso una serie di provvedimenti da parte delle autorità italiane, spesso in collaborazione con altri stati membri UE e con le istituzioni europee. Da qui, l’introduzione del divieto di accesso alle acque territoriali e ai porti italiani per le navi umanitarie, con relative sanzioni economiche; il ricorso sproporzionato ad attività di controllo ispettivo e il frequente sequestro amministrativo delle navi dopo ogni sbarco. 

Tutto questo ha indotto le ONG che operano in mare – Open Arms, Sea-Watch, Mediterranea, SOS Mediterranee, Medici Senza Frontiere, Emergency, ResQa promuovere un Comitato per il diritto al soccorso, che svolga una funzione di “tutela morale” dell’attività di salvataggio e un’opera di difesa giuridica informata e autorevole. Che contribuisca al formarsi, nell’opinione pubblica italiana ed europea, di un orientamento di sostegno all’attività di salvataggio in mare, che solleciti e accompagni il ripristino di un efficace sistema istituzionale di ricerca e soccorso. Al fine di affermare, ancora una volta, il senso di una condivisa responsabilità universale che fonda il diritto al soccorso e l’intero sistema dei diritti umani.


Il sito del Comitato per il diritto al soccorso è ora online, insieme al Manifesto programmatico.


Il Comitato per il diritto al soccorso è composto da: Vittorio Alessandro, Francesca De Vittor, Luigi Ferrajoli, Paola Gaeta, Luigi Manconi (responsabile), Federica Resta, Armando Spataro, Sandro Veronesi, Vladimiro Zagrebelsky.