Pubblicato in 2019, Le notizie del portale a buon diritto il 21 ott, 2019

A novembre la Revisione Periodica Universale - Universal Periodic Review (UPR)

A novembre la Revisione Periodica Universale - Universal Periodic Review (UPR) | A Buon Diritto Onlus

Il 4 novembre 2019 l’Italia sarà sottoposta al terzo ciclo della Revisione Periodica Universale (Universal Periodic Review, UPR), nel corso della quale gli stati membri dello Human Rights Council comunicheranno al governo italiano le proprie raccomandazioni, mentre il Gruppo di Lavoro per la Revisione (UPR Working Group) giudicherà la tenuta dei diritti umani e delle libertà civili nel nostro paese. L’UPR è uno strumento volto ad acquisire informazioni sullo stato dei diritti umani e civili al fine di valutare la situazione complessiva del rispetto di questi diritti in vari paesi.

A Buon Diritto, insieme alla CILD - Coalizione italiana Libertà e Diritti civili e ad alcune realtà che ne fanno parte (Associazione Antigone, Associazione 21 luglio, Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), Cittadinanzattiva, Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR), Diritto di Sapere, Naga, Rete Lenford) e al Refugee Rights Europe (RRE) ha contribuito alla 34esima sessione dell’UPR.  Alla UPR, oltre ai singoli stati, possono infatti partecipare le ong e le associazioni di settore.

A Buon Diritto ha offerto il proprio contributo in particolare sul tema dei migranti e dei rifugiati. Tra le nostre segnalazioni e proposte, raccolte nella Joint Submission curata e presentata dalla CILD al Consiglio per i Diritti Umani:

-    Interrompere la campagna di criminalizzazione nei confronti delle Ong che si occupano di Search & Rescue (Ricerca e Salvataggio) nel Mediterraneo centrale e offrire un maggiore supporto alle operazioni di ricerca e salvataggio in mare attraverso la creazione di una missione italiana ed europea.

-    Riformare i decreti sicurezza e in particolar modo la norma che abolisce il permesso di soggiorno per motivi umanitari. 

-    Introdurre la possibilità di conversione dei nuovi permessi di soggiorno per casi speciali e protezione speciale in permessi di soggiorno per motivi di lavoro.

-    Ridurre al minimo necessario i termini di trattenimento per gli stranieri nei centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) e incentivare l’applicazione delle misure alternative al trattenimento e alla detenzione amministrativa già previste dal nostro ordinamento (obbligo di firma, consegna del passaporto…).

-    Migliorare l’informativa legale fornita agli stranieri al momento dell’arrivo in Italia.

-    Adottare procedure standard valide su tutto il territorio nazionale, in modo da evitare prassi difformi tra i diversi uffici e territori.

-    Riformare il sistema delle espulsioni, privilegiando e rendendo più accessibili i programmi di Ritorno Volontario Assistito (RVA) e aumentando le risorse da destinarvi.


Per ulteriori informazioni sulla UPR e sull’appuntamento del 4 novembre:  https://cild.eu/blog/2019/10/15/cild-partecipa-upr-pre-session-italia/.