Pubblicato in 2017, Le notizie del portale a buon diritto il 04 mag, 2017

Carmelo “forse”. Le Ong di sicuro

Carmelo “forse”. Le Ong di sicuro | A Buon Diritto Onlus

OngsicuroUnitaTv, 3 maggio 2017

di Luigi Manconi

Zuccaro, pochi giorni fa, allacme di una irresistibile performance declamatoria, ha sostenuto che lattivit delle Ong potrebbe destabilizzare leconomia italiana

Nellultimo quarto di secolo, mai era accaduto che tutte le destre (ma proprio tutte tutte) si ritrovassero fiere e impettite a difendere, come un sol uomo, un Procuratore. accaduto con quello di Catania, Carmelo Zuccaro, a proposito del ruolo delle Ong nel soccorso in mare. E quando Zuccaro, pochi giorni fa, allacme di una irresistibile performance declamatoria, ha sostenuto che lattivit delle Ong potrebbe destabilizzare leconomia italiana, questa fantasmagorica trovata mitologica ha rafforzato la solidariet di tutte le destre (ma proprio tutte tutte) nei confronti del Procuratore.

Forse perch il suo racconto rientra perfettamente nel genere della letteratura fantapolitica (alla Tom Clancy, Wilbur Smith e Dan Brown), dove le avventure pi improbabili si svolgono in uno scenario realistico o iperrealistico, con nomi e cognomi veri e con personaggi storici: Vladimir Putin e Barak Obama, Yasser Arafat e Fidel Castro, e cos via. Il genere letterario appunto quello e il Procuratore di Catania vi si trova a suo agio, maneggiando fatti veri e fatti presunti, indizi e iperboli. Ne consegue, e non stupisce, un discorso dove nulla certo, documentato, verificato e dove abbondano gli avverbi di dubbio (in primo luogo forse e poi probabilmente, quasi, eventualmente), i tempi al condizionale e i periodi ipotetici. Cos Carmelo forse Zuccaro pu annunciare di aver aperto e, dopo un mese, di voler aprire uninchiesta per favoreggiamento dellimmigrazione clandestina nei confronti delle Ong.

Inchiesta che, dunque, oggi non esiste ancora o meglio: non esisterebbe. O forse s. Ma come possibile che tutto ci accada? C una ragione fondamentale per cui lordinamento affida ai soli capi la responsabilit di parlare in pubblico del lavoro degli uffici giudiziari: ed quella per lappunto di evitare un uso improprio del potere di indagine, per farne strumento di comunicazione e di mobilitazione popolare, con effetti nefasti sulla credibilit delle indagini e della stessa funzione inquirente. Al contrario, sarebbe inaccettabile una motivazione gerarchica, per cui il capo zittisce tutti gli altri magistrati dellufficio come se gli fossero subordinati.

N sarebbe condivisibile un generalizzato divieto di esprimere opinioni: i magistrati sono e restano cittadini come tutti, liberi di esprimere le proprie considerazioni su fatti di rilevanza pubblica ed estranei ai propri compiti dufficio. Lunico vincolo sul proprio lavoro e sullesercizio concreto delle proprie funzioni istituzionali.

Lavoro e funzioni quanto mai delicate, da cui dipendono la sicurezza della comunit e la libert dei cittadini che la compongono. Una norma di prudenza, quindi, ha voluto accentrare sui capi degli uffici giudiziari quella delicata funzione comunicativa eccedente la sobria prosa degli atti. Perch, come ha ricordato tra gli altri il Ministro della giustizia Orlando i magistrati parlano innanzitutto attraverso i loro atti.

Poi pu essere necessario spiegare, chiosare, argomentare, e va fatto con attenzione e giudizio, per evitare di compromettere la credibilit e gli sviluppi ulteriori del lavoro compiuto. Ma che succede, invece, se proprio il capo dellufficio cui lordinamento giudiziario affida la regola della misura si scompone e confonde la propria gravosa responsabilit con una arbitraria libert di giudizio su la qualunque senza far riferimento a un solo atto dufficio, e dunque minando la credibilit di tutti quelli che dovessero seguire?

Questo successo al dottore Carmelo forse Zuccaro, quando ha prefigurato responsabilit penali da lui stesso giudicate inaccertabili. E non di un solo atto ha dato notizia, in quel profluvio di dichiarazioni, ammonimenti, analisi, intuizioni e conoscenze. Non resta che affidarsi, dunque, al vaticinio. Intanto, il venticello della calunnia ha iniziato a spirare (in genere si dice cos, ma qui quel venticello assomiglia a un tornado) e le organizzazioni non governative impegnate nel salvataggio di vite umane sono gi state etichettate e pesantemente stigmatizzate.