Mimmo Lucano

Fin dai primi anni 2000 Lucano, partendo dall’evidenza dello spopolamento di alcuni paesi della Calabria, pensò che l’arrivo di giovani donne e uomini approdati sulle nostre coste avrebbe potuto rappresentare un’opportunità di rinascita dei vecchi borghi abbandonati. Inizia come una sperimentazione quello che anni dopo diventò il modello considerato maggiormente efficace nelle politiche di inclusione dei migranti: l’accoglienza diffusa. I migranti venivano ospitate nelle case ormai vuote di chi era emigrato per cercare fortuna altrove, e i soldi pubblici destinati all’accoglienza venivano spesi per borse lavoro, formazione, apertura di piccole attività commerciali in collaborazione con gli abitanti. 

Dopo esser stato preso ad esempio in Italia e nel mondo per il suo impegno, dal 2016 Mimmo Lucano ha dovuto affrontare numerose vicende avverse: dalla sospensione dei fondi per l’accoglienza fino a un processo culminato il 30 settembre 2021 con una condanna di primo grado a tredici anni e due mesi con l’accusa di far parte di un’associazione a delinquere responsabile di abuso d’ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

A Buon Diritto si è mobilitata da subito in suo sostegno e pur ritenendo importante conoscere le motivazioni della sentenza e l’esito dei successivi gradi di giudizio, ritiene che la vicenda presenti tutti i contorni di una punizione esemplare per una certa idea di accoglienza delle persone migranti che sanziona in modo pesantissimo illeciti, se tali fossero, non “contro” l’umanità, ma “per” umanità.

A Buon Diritto ha quindi organizzato una mobilitazione a Piazza Montecitorio e ha avviato una raccolta fondi necessaria a sostenere Mimmo Lucano nel pagamento della somma disposta dal giudice. La raccolta fondi si è svolta online sulla piattaforma Produzioni dal basso fino al 31 dicembre 2021, ed è poi continuata sull'IBAN di A Buon Diritto fino al 31 gennaio 2022. La raccolta fondi è stata un grande successo: sono stati raccolti in quattro mesi oltre 363.000 euro.




Nel caso in cui i successivi gradi di giudizio non dovessero confermare la sanzione, il denaro raccolto verrà utilizzato per promuovere progetti di accoglienza nel territorio di Riace.