L’edificio occupato di via di Vannina 78, sgomberato dalle forze dell’ordine il 21 marzo 2018, rappresenta l’emblema delle gravi e irrisolte criticità del sistema italiano di accoglienza ed inclusione sociale dei migranti. Più di cento persone, tutti cittadini extracomunitari e nella maggior parte dei casi legalmente soggiornanti, si erano stabilite in quel luogo a partire dal 2014. Questo vero e proprio ghetto è nato e si è sviluppato nell’indifferenza delle istituzioni, dando rifugio ai migranti in cerca di un riparo. Non è un caso che queste persone abbiano trovato sistemazione in degli edifici dismessi a via di Vannina, una stradina sterrata alle spalle di via Tiburtina, all’estrema periferia di Roma in zona Tor Cervara, vicina alla Questura - Ufficio Immigrazione sita in via Patini e a diverse strutture di accoglienza per richiedenti protezione internazionale.

A Buon Diritto insieme ad Alterego, BeFree, MEDU e Wilpf Italia si è mobilitata per fornire un supporto di emergenza a tutte quelle persone sfollate, cercando allo stesso tempo di comprendere i motivi dell’isolamento e di individuare soluzioni strutturali e dignitose per quanta più gente possibile.